Verso una Comunità Energetica

Qui di seguito vi raccontiamo come è iniziata l’avventura che ha portato, nel pieno della pandemia, alla nascita della prima Comunità Energetica del Lazio. Se volete vedere il momento della sua costituzione ufficiale vi suggeriamo di andare direttamente qui.

Ventotene è una piccola realtà ma ha un grande potenziale dovuto proprio alla sua limitata superficie. L’isola potrebbe infatti essere un perfetto laboratorio a cielo aperto di pratiche sostenibili di economia circolare mirato a chiudere anche solo parzialmente quei cicli dei rifiuti, dell’acqua o del cibo che ad oggi ancora legano l’isola alla terraferma con un rapporto di forte dipendenza.

Con il Prof. Andrea Micangeli della Facoltà di Ingegneria dell'Università La Sapienza di Roma abbiamo incominciato affrontando il delicato tema della produzione energetica in una rete isolata come quella ventotenese. Ad Ottobre 2020 abbiamo portato decine di giovani ingegneri energetici a conoscere l’isola, le sue bellezze e le sue fragilità, la centrale Enel ed il fotovoltaico distribuito sul territorio, cercando di immaginare insieme possibili scenari di sviluppo sostenibile.  

Alla base nautica della Lega Navale per capire, studiare, progettare con gli studenti della facoltà di Ingegneria de La Sapienza - Roma

Da questi primi incontri tra l'Università La Sapienza e la Lega Navale di Ventotene è nato un vero studio per valutare i benefici che la creazione di una Comunità Energetica apporterebbe al territorio. In allegato a questo articolo vi proponiamo la presentazione di questo studio iniziato con il lavoro di tesi magistrale del nostro istruttore di vela (ormai ingegnere) Gabriele Magni.

Questa tematica ha riscontrato grande successo sull’isola ed altri eventi di formazione sono già programmati per continuare ad approfondire l’argomento. 

Ma prima di tutto cos’è una Comunità Energetica? https://www.youtube.com/watch?v=0iIIlgwgIv0

Una Comunità Energetica nasce quando un insieme di singoli individui, associazioni o enti pubblici si mettono insieme sotto la stessa figura giuridica decidendo di installare un impianto di produzione energetica a fonte rinnovabile con lo scopo di condividere collettivamente l’energia da questo prodotta. La Comunità Energetica incentiva quindi (attraverso contributi economici europei) tanto la produzione di energia rinnovabile quanto il concetto stesso di condivisione e cooperazione del vicinato. 

Sopralluogo con gli studenti e gli ingegneri che collaborano con il prof. A. Micangeli

In visita alla Centrale Enel dell'isola a Calarossano

I pannelli fotovoltaici della Sala Polivalente progettati dall'Ing. Nicola Bosco

È immediato immaginare quanto uno schema di questo tipo ben si potrebbe adattare alla realtà dell'isola. Una realtà così piccola da far sentire tutta la popolazione residente appartenente ad una stessa comunità.

La buona notizia è che non siamo gli unici a pensarlo! Il sindaco ha accolto favorevolmente l’idea, molti residenti si sono già mostrati interessati ed il Politecnico di Torino sta già collaborando con la Sapienza per portare avanti uno studio di fattibilità più approfondito per tagliare prima possibile il nastro di quella che potrebbe essere la prima Comunità Energetica isolana d’Europa.

Davanti alla Sala Polivalente con le bandiere dell'Europa

Un anno di crisi pandemica ci ha dimostrato quanto una vita di separazione e singolarità sia insostenibile per l’uomo e allo stesso tempo quanto, come umanità, stiamo perdendo il controllo del nostro impatto sull’ambiente. Il costo da pagare per non aver voluto vedere è già stato alto, cambierà forma ma non diminuirà finché non decideremo di aprire gli occhi ed agire all’unisono per invertire la rotta. Ognuno nel suo ambito e secondo le sue capacità ma con uno scopo comune.

Essere parte di una comunità energetica significa:

  • partire dalle origini per intraprendere nuove strade verso modi di produzione rinnovabile e consumo a km zero

  • ristabilire un sistema economico e sociale sano per le presenti e le future generazioni in cui la collaborazione prenda il posto della competizione,

  • ritrovare quel legame con l’ambiente circostante che il progresso fine a se stesso ci sta lentamente ma inesorabilmente togliendo di mano.

Forse la modifica dei nostri schemi di produzione e consumo necessita di un avvio dal basso, dal piccolo e dal geograficamente limitato.

Forse l’isola di Ventotene potrebbe realmente essere il faro in grado di indicare un cambio di rotta.

Questa è la nostra speranza.

Qui il vademecum "La Comunità Energetica"pubblicato dall'Enea il 22 aprile, giornata mondiale della Terra, per avvicinare il grande pubblico al mondo delle comunità energetiche, suggerendo di adottare un approccio alternativo all’energia, in cui il cittadino non agisca più da consumatore disinteressato, ma da “prosumer”, ossia da protagonista, nel processo di produzione, gestione e scambio dei flussi energetici:

Qui invece qualche ulteriore informazione sulle mini grid (di cui Ventotene è provvista) e l'autoconsumo di energia.

Link al video dell'intervista al Prof. Andrea Micangeli

Qui potete scaricare la tesi di Gabriele Magni "Modello di Comunità Energetica per l’Isola di Ventotene"

Scarica la Tesi in PDF

E qui infine vedere un video realizzato dai ragazzi del progetto interdisciplinare Field Study Abroad sulla loro esperienza a Ventotene.

https://www.youtube.com/watch?v=09TOdPHa3wo

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#PlantForLife con i bambini della scuola di Ventotene